MI CHIAMO MARIS E VENGO DAL MARE
un racconto – cronaca ispirato a una storia vera
scritto, diretto e interpretato da Chiaraluce Fiorito
progetto drammaturgico Melania Manzoni
improvvisazioni vocali Giulia La Rosa
Maris non è un personaggio di fantasia e la sua storia non è una fiction.
L’abbiamo conosciuta allo SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di un paese della Sicilia Orientale e abbiamo deciso di raccontare insieme alla sua storia anche quella di molte altre donne – immigrate – schiave – vittime di tratta e di violenza di genere. Venduta, costretta a prostituirsi rimane incinta, viene poi messa su un barcone e spedita in Italia, dove – grazie al sistema di accoglienza – si salva definitivamente dallo sfruttamento.
La maternità conflittuale sarà ragione della catarsi della protagonista e del diritto di salvezza della figlia.
Una storia come tante, che i nostri figli non leggeranno mai sui libri se non saremo capaci di far uscire questi e molti altri fatti dal silenzio della Storia.
Invitiamo lo spettatore a mettersi nei panni dell’altro, l’immigrato, lo straniero, sospendendo il proprio punto di vista, ed è anche l’occasione per lanciare una provocazione al pubblico: “Spettatore, dai il tuo nome a questa pagina di Maris”.